OLIVIERO FIORENZI
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OLIVIERO FIORENZI
“0.0 + 0.1” a lunetta11










L’opera d’arte site-specific ha un pregio: evidenziare come oggetto e soggetto, osservatore e osservato siano condizionati dal rapporto con il contesto, e conseguentemente con i suoi possibili cambiamenti.
Paesaggio – che sia interno o esterno – e opera si definiscono mutualmente. Se la immaginiamo all’aperto, sarà allora bene considerare e confrontarsi con tutte le variabili con cui l’opera dovrà interfacciarsi, convivere e comportarsi. Non solamente allora sarà lo sguardo dello spettatore a far accadere l’opera, ma anche l’interazione con l’ambiente.

0.0 + 0.1
Installazione site-specific
interferenza /in·ter·fe·rèn·za/ sostantivo femminile 1.
Sovrapposizione di due elementi, con relativa possibilità di sommarsi o di elidersi.
L’opera consiste in una grande superficie rettangolare, installata in posizione verticale, in mezzo al campo sotto Lunetta. Un display segnaletico a supporto di un artwork grafico-pittorico.
Al centro del supporto, si trova un elemento mobile che ruotando su se stesso grazie alla forza del vento, diventa il punctum, ovvero il punto focale di attrazione visiva dell’osservatore.
L’installazione diventa una sorta di grande taumatropio* messo in moto dal vento, un disegno con una parte centrale mobile che ruotando su se stessa mostra due parti che si alternano.
Il taumatropio* (in inglese thaumatrope, dal greco “girare delle meraviglie”) è un gioco di epoca vittoriana, la cui invenzione è attribuita a Mark Roget, nel 1824.
Il gioco consiste in un dischetto che viene fatto ruotare velocemente tramite due fili appesi all’estremità. Sulle due facce sono raffigurati disegni che si completano a vicenda, e facendo ruotare il disco velocemente, grazie alla persistenza della visione sulla retina, si ha l’impressione di guardare un’unica immagine combinata.
Soggetti tipici sono l’uccellino e la gabbia, oppure il vaso e i fiori, l’albero spoglio e il fogliame, ecc.. Spesso alcune frasi, magari spezzate nelle due facce, completano la suggestione.
Il taumatropio quindi mette in relazione due parti che si completano a vicenda, nel caso della mia installazione le due parti sono: l’uomo e la natura.
Il segnale veicola un messaggio, ben leggibile e in contrasto con il contesto e sublima la relazione tra uomo e l’ambiente nel suo equilibrio stabile e precario, una relazione dicotomica fatta di attrazione e distruzione, armonia e violenza, cura e abbandono.




OLIVIERO FIORENZI BIO
Oliviero Fiorenzi (1992), nato ad Osimo, da dieci anni vive e lavora a Milano. Vivendo tra questi due contesti, ha sviluppato una particolare sensibilità per il tema del
paesaggio. Ha esposto in gallerie, fondazioni e musei tra cui The Address a Brescia, Sonnenstube a Lugano,
Fondazione Feltrinelli e La Triennale a Milano, Ex-Dogana a Roma e La Mole di Ancona.
Studies
2019 MA, Visual Art and Curatorial Studies, NABA Milano
2015 BA, Graphic Design and Art Direction, NABA, Milano
2014 Erasmus, Willem de Kooning Academie, Rotterdam
2010 Higher Diploma, Istituto Statale d’Arte Edgardo Mannucci, Ancona
Duo Show
2020 –
SSP, Oliviero Fiorenzi and Roberto Alfano, The Address Gallery, Brescia
2019 –
Crash Test, Oliviero Fiorenzi and Yoan Mudry, Sonnestube Offspace, Lugano.
Group show
2020 –
Sleeping with the tiger, Group Show, K-Gold Gallery, Lesvos Greece
2019 –
Progresso Inconsapevole, Group Show, Fondazione Feltrinelli, Milano
2018 –
Turbosafary will never die but it did, Ex-Dogana, Roma Curated by Studio Volante,
text by Vittorio Parisi
2018 –
Orogenesi, Studi Festival Milano, Studieo, Milano
2018 –
Il corso delle cose, Vaprio d’Adda, curated by Marco Scotini
2018 –
Avanzamento Progressivo, Milano curated by Altrove
2017 –
Ritual, Improper Walls Gallery, Wien
2017 –
The Great Learning, La Triennale Milano, curated by Marco Scotini
Public Art
2020 –
Segnali, Video installation, Demanio Marittimo Km-278, Marzocca
2019 Ottobre –
Marziani Project, Site Specific Installation, Rome
2019 – Enel, E-Distribuzione per Giro d’Italia with Turbosafary Collective, Pedaso
2017 – Altrove Festival, Quinta Edizione, Catanzaro
2016 – Floating Flags, curated by Gram Publishing, Venezia
2015 – Pop Up Festival con FS Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano,
with Turbosafary Collective, Castelplanio
Residencies
2020 –
Open Signs, Site-specific installation, La Mole di Ancona
2019 – ResidenzaLaFornace, Spino d’Adda Curated By Olivotto and Manzoni
2018 – Residenza Artistica “Shot- Inneschi contemporanei in polveriera” Garbagnate
Publishing
2020 – Pantheon Magazine #1
2020 – 12 – 12, Editorial project by Paola Bombelli
2019 – Frankenstine Magazine #1
2018 – Quattroinuno, Screen Print Limited Edition, PressPress Publishing
2018 – Gram Publishing #5
2016 – Gram Publishing #3
2015 – Mappe #4 with Turbosafary Collective
Other projects
2016 – “Una Losca Congiura ovvero Barbariccia contro Bonaventura”
Scenography for Teatro dell’Arte della Triennale, Milano