GIULIA MANGONI
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OPERE scelte












GIULIA MANGONI BIO
Nata nel 1991 a Isola del Liri, FR, Mangoni è cresciuta tra Italia e Brasile e ora è tornata a vivere e lavorare nella sua città natale. Mangoni ha un Foundation Degree in Art & Design presso la Falmouth University of the Arts (2011), una laurea in pittura (Hons) da City & Guilds of London Art School (2014), dove inoltre è stata vincitrice sia del premio Skinner Connard’s Travel Prize e del premio Chadwick Healey Prize per la pittura, e un MFA dal programma SVA Art Practice a New York City, (2019); nel 2023 vince per la sezione pittura il Premio Combat.
Negli ultimi anni, Mangoni ha partecipato a mostre a livello nazionale ed internazionale, tra cui:
Una Boccata D’Arte, a San Lorenzo Dorsino, Trentino Alto Adige, un progetto di Fondazione Elpis, Galleria Continua e Threes Productions; Bits & Cream. Metabolizzazione d’Archivio, ArtNoble Gallery, Milano; La strega si trasforma persino in vento, a cura di Beatrice Benella, Operativa Arte Contemporanea, Roma; From the Island of Liri, a cura di Juliana Leandra presso Dreambox Lab, New York; Ladder to The Moon presso Monitor Gallery, Roma; VIVERE DI PAESAGGIO, a cura di Mirta di Argenzio presso APALAZZO gallery, Brescia; Zeitgeber (donatore di tempo) presso ArtNoble Gallery, Milano e The New Abnormal, Straperetana a cura di Saverio Verini. Inoltre, nel 2020 Mangoni ha partecipato al programma di borse di studio presso CASTRO Projects a Roma, vincendo la borsa di studio Scovaventi Italian Fellowship.
Recentemente, Mangoni è stata invitata per una mostra personale presso la galleria studentesca di 4m2 della John Cabot University di Roma e, in parallelo, ha organizzato un intervento collettivo nella città di Castro dei Volsci (Ciociaria), con gli artisti Pietro Librizzi, James Hillman e Anouk Chambaz