DAY OFF 28.11.2024 MILANO

Lunetta11 porta a Milano nelle sale della Casa d’Aste Phillips la mostra Day Off. Quattro artisti che rappresentano la galleria e la ricerca contemporanea dell’arte italiana, e che attraverso l’occasione espositiva invitano il pubblico ad abbandonarsi al tempo libero e al riposo. Contemplare la bellezza può coincidere con un momento di sospensione dalla vita, un tempo altro, un tempo unico: un tempo libero, dove il pensiero come lo sguardo possono raggiungere stadi inaspettati.

Day Off scardina così alcuni degli schemi del sistema dell’arte tra i più banali: una galleria d’arte e una casa d’aste uniscono le proprie competenze e le mettono al servizio degli artisti, con l’unico e comune obiettivo di mostrare l’opera così come deve essere mostrata: bene.

Il risultato sono tre sale. Due a cura di Lunetta11 e una a cura di Phillips.

Le sale di Lunetta11 sono un fluire armonico dove le opere di Sara Cortesi, Edoardo Manzoni, Ismaele Nones e Maurizio Vetrugno si risolvono con la loro eleganza visiva e concettuale parlando un linguaggio comune, quello della contemporaneità dell’arte. Confluiscono infatti nella mostra Day Off alcune delle tematiche centrali della filosofia contemporanea: dalla ricerca estetica attraverso i materiali naturali di Sara Cortesi alle opere di Edoardo Manzoni dove l’artificialità che penetra nelle nostre vite si dà forma con visioni distopiche e di futuri possibili. Dall’altra la ricerca estetica di Ismaele Nones, dove la memoria di una cultura universale fatto di chiari riferimenti iconografici penetra attraverso la sua sapiente pittura nel mondo contemporaneo, tra architetture novecentesche, ritratti umani e ritratti animali, e tematiche erotiche. Infine, i raffinati foulard di Maurizio Vetrugno dove come in un gioco di specchi è l’autorialità dell’opera a disperdersi nel difficile rapporto di arte e moda.

Infine la sala a cura di Phillips, dove una minuta Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto si mostra fragile al cospetto di una tela di Lucio Fontana, illuminate entrambe da un neon di Tracey Emin che recita rosa la frase “Her Soft Lips Touched mine And Every Thing Became Hard”.